Lezioni da apprendere e tenere sempre ben presenti!
Recentemente mi sono imbattuto, da appassionato di auto, in un articolo nel quale si descriveva la festa per i 60 anni di Lamborghini Automobili. Il succo della storia evidenziava che la Casa di Sant’Agata Bolognese fu fondata da Ferruccio Lamborghini come “rivincita” nei confronti di Enzo Ferrari. Un costruttore di trattori “contro” un costruttore di Supersportive per eccellenza.
L’impegno ed il duro lavoro, la volontà di riuscire, il credere in un’idea ed investire il proprio tempo in modo saggio ed oculato, possono aiutarci a portare avanti un progetto che sia anche ambizioso. E’ sempre bene non sottovalutare le proprie capacità e, più in generale, nessuno deve essere sottovalutato. Il fallimento è parte integrante della sfida. Non bisogna avere paura di fallire, ma occorre sapere bene come rimediare ed imparare dai propri errori, come fece Ferruccio Lamborghini. L’importante è non smettere di tentare.
Reinventarsi un lavoro perché ci si è trovati davanti alla chiusura dell’azienda è difficile ma non impossibile. Nel 2016 mi è successa una cosa simile e mi sono dovuto reiventare a 44 anni. Prima di me lo ha fatto mio suocero nel 2012 a 64 anni. L’età è solo un numero: Harland Sanders ed il suo socio Pete Harman hanno fondato la KFC (Kentucky Fried Chicken) a 65 anni. Il fondatore di Alibaba ha smesso di lavorare a 55 anni.
Enzo Ferrari non era un genio: se è sempre circondato di persone molto brave (spesso più brave di lui). Questo è un grande fattore di successo: avere le persone giuste con cui lavorare per crescere tutti insieme. Nel mio precedente impiego ho imparato che i concorrenti non devono per forza essere combattuti: a volte è meglio averli come alleati per rendere la competizione equilibrata.
Il mercato è in continua evoluzione ed è sempre più rapida e repentina: occorre guardare al progresso cercando di innovare e rinnovare le proprie strategie. Nokia e Blockbuster ci insegnano che, per rimanere competitivi, il cambiamento è obbligatorio. Occorre prendersi dei rischi ed accettare le trasformazioni, facendole proprie.
L’intelligenza artificiale, l’auto elettrica, il motore all’idrogeno, le batterie allo stato solido, il lavoro da remoto, la digitalizzazione sono le attuali rivoluzioni che ci obbligheranno ad adattarci alla novità.
Siamo pronti a queste nuove sfide?