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Categoria: Informatica

Benefici della pandemia?

Abbiamo trascorso il 2020 concentrandoci sul supporto ai dipendenti durante la pandemia. Sicuramente i vantaggi legati alla possibilità di lavorare da qualsiasi luogo sono stati utili per superare questo momento difficile.

Da sempre i nostri dipendenti vengono in ufficio per risolvere problemi , tuttavia, molti di noi stanno sempre più apprezzando anche la flessibilità di lavorare da casa un paio di giorni alla settimana, trascorrere del tempo in un’altra città per una parte dell’anno o addirittura trasferirsi lì in modo permanente. Il futuro dei posti di lavoro sta cambiando.

Negli ultimi anni, un colosso come Google, ha reinventato un ambiente di lavoro ibrido: stanno testando nuovi uffici polifunzionali e spazi di lavoro privati e stanno lavorando con i team per sviluppare una tecnologia video avanzata che crei una maggiore equità tra i dipendenti in ufficio e quelli che si uniscono virtualmente. Tutti questi sforzi ci aiuteranno a lavorare con maggiore flessibilità.

I vari “Workplace” di Google dispongono di pareti con lavagna mobile, scrivanie su rulli e arredi riconfigurabili, per persone sedute alle scrivanie e altre in videoconferenza.

Tutto ormai si basa sul principio di ottenere una settimana lavorativa più flessibile: tre giorni in ufficio e due giorni dove le persone pensano di lavorare meglio. Poiché il tempo in ufficio sarà incentrato sulla collaborazione, le aree e le funzioni devono aiutare a decidere quando i team si riuniranno in ufficio. Ciò porta ad avere più scelta su dove lavorare:

Il lavoro a distanza potrebbe genera più flessibilità nella vita delle persone: dovrà cambiare il senso della settimana lavorativa (su 4 o 5 giorni, ma non necessariamente lunedì-venerdì).

Questo approccio necessita una riorganizzazione molto profonda degli obiettivi e del (presunto) controllo del lavoro.

Siamo pronti per un futuro come questo?

Noi ti possiamo aiutare!

Chi deve scegliere quale ERP deve essere utilizzato in azienda?

Il sistema ERP

Molto spesso mi viene detto che il “gestionale” aziendale è stato scelto dal CEO (o direttore generale) e dal CFO. Solitamente, il primo non lo utilizza direttamente, ma ne riceve i risultati sotto forma di dashboard che consulta per poter prendere decisioni. Il secondo, invece, si limita a guardare la parte relativa alla gestione documentale (ordini, bolle, fatture), alle anagrafiche (spesso dei clienti e fornitori, quasi mai degli articoli) e nulla più.

La gestione del magazzino, della produzione, l’MRP, il CRM, le distinte basi, che sono il cuore del sistema, vengono “consegnati” come dato di fatto a chi poi si deve occupare di far funzionare il tutto.

Ciò porta ad una serie di problemi che sfociano in programmi “paralleli” installati per gestire l’avanzamento della produzione, i carichi di magazzino, il CRM stesso. Con conseguenti difficoltà nella condivisione dei dati. La gestione di più programmi che devono integrarsi e comunicare in modo bidirezionale è, spesso, complessa e non sempre funziona in modo corretto.

La scelta di un ERP deve passare al vaglio di chi deve gestire carichi e scarichi in produzione e magazzino, chi deve costruire distinte basi e ciclo di lavoro per permettere la corretta pianificazione della produzione, dei terzisti ed i sistemi di approvvigionamento del materiale (MRP).

Un ERP è in grado di fornire informazioni molto precise e dettagliate per la definizione puntuale della contabilità industriale: integrando un sistema di contabilità analitica, è possibile avere un cruscotto per il controllo di gestione completamente integrato.

Da non sottovalutare, infine, la facilità d’uso, l’intuitività e l’interpretabilità delle informazioni: leggere una pianificazione della produzione attraverso una tabella contenente date, quantità, reparti, numeri d’ordine, ecc., è molto più complesso di un diagramma di Gantt. Analogamente, la possibilità di analizzare i dati con un sistema integrato di business intelligence o la costruzione di report mediante l’uso di cubi di OLAP, può fornire un grande aiuto senza dover avere innumerevoli file creati ad hoc ma fuori sistema.

L’ERP, oggi praticamente indispensabile, deve aiutare gli utenti a ricavare informazioni e non impegnare risorse nel data entry o nella ricerca dei dati. Ho visto molti sistemi funzionare benissimo durante le DEMO, ma, poi, molto pochi sono davvero facilmente usufruibili.

Trasportare costa!

Nel mondo frenetico degli affari, ogni risorsa conta. Tra le molte sfide che le aziende devono affrontare, la gestione dei trasporti spesso passa inosservata. Tuttavia, ottimizzare questo aspetto può portare a notevoli risparmi e benefici a lungo termine per le imprese.

Una gestione efficiente dei trasporti si traduce in una riduzione dei costi operativi. L’ottimizzazione delle rotte, ad esempio, consente di ridurre i chilometri percorsi e di conseguenza il consumo di carburante. Inoltre, una migliore pianificazione delle spedizioni riduce i tempi di inattività dei veicoli, ottimizzando l’utilizzo della flotta e riducendo i costi di manutenzione.

La tempestività nelle consegne è cruciale per mantenere la soddisfazione del cliente. Una gestione efficiente dei trasporti consente di pianificare le spedizioni in modo da rispettare i tempi di consegna stabiliti. Ciò si traduce in una maggiore fiducia da parte dei clienti e in una migliore reputazione dell’azienda sul mercato.

Un’altra ragione per cui ottimizzare la gestione dei trasporti è essenziale per le aziende è la riduzione dei rischi. Una pianificazione accurata delle rotte può contribuire a evitare incidenti stradali, ritardi dovuti a condizioni atmosferiche avverse o altre situazioni impreviste che potrebbero compromettere la consegna dei prodotti.

L’ottimizzazione dei trasporti non porta solo benefici economici, ma anche ambientali. Riducendo i chilometri percorsi e il consumo di carburante, le aziende contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e l’impatto ambientale delle proprie attività. Ciò non solo è positivo per l’ambiente, ma può anche migliorare l’immagine pubblica dell’azienda, mostrando un impegno concreto verso la sostenibilità.

Per ottenere i massimi benefici dalla gestione dei trasporti, le aziende possono fare affidamento su tecnologie innovative. Sistemi di tracciamento GPS, software di gestione delle flotte e algoritmi di ottimizzazione delle rotte sono solo alcune delle soluzioni disponibili. Queste tecnologie consentono alle aziende di monitorare e gestire in tempo reale le operazioni di trasporto, migliorando l’efficienza e riducendo i costi.

Investire nella gestione ottimizzata dei trasporti è un passo fondamentale per le aziende che desiderano migliorare la propria competitività sul mercato. Riducendo i costi operativi, migliorando i tempi di consegna, minimizzando i rischi e promuovendo la sostenibilità ambientale, le imprese possono ottenere vantaggi significativi e duraturi. L’adozione di tecnologie innovative è la chiave per massimizzare tali benefici e posizionarsi in modo vantaggioso in un ambiente commerciale sempre più competitivo.

Grazie ad uno dei miei partner ho scoperto come poter rendere efficienti i trasporti e la loro gestione: un investimento vincente per le aziende!

Ecco come puotete fare:

https://www.dream-missus.eu/borse-carichi-e-dream-missus

il Wi-Fi prende?

C’era una volta, non tanto tempo fa, la pubblicità di XXX con il Wi-Fi che prendeva in tutta la casa. Come tutte le favole, ha un fondo di verità e tante omissioni (non chiamiamole bugie).

Il termine Wi-Fi non ha alcun significato preciso; rappresenta il marchio commerciale utilizzato per indicare una famiglia di protocolli wireless. Le velocità in gioco sono importanti per capire di cosa parliamo. Esistono tre variabili nella nostra connessione internet casalinga: cavi ethernet, Wi-Fi e powerline.

Semplificando molto, possiamo dire che i cavi hanno velocità 1000 (effettivi). Il Wi-Fi, sulla carta, ha velocità di 1800 (è una media, non fatevi ingannare dalle promesse). I powerline hanno una velocità di simile.

Considerate la connessione dal vostro PC, smartphone o console verso la rete come un viaggio che passa da strade, autostrade e strade di campagna. Come potete immaginare la vostra velocità dipenderà dalla strada e dal traffico. Molto spesso il traffico comincia a creare problemi già in casa/ufficio.

Oggi tutti tendono ad usare il Wi-Fi come la soluzione per tutto, senza considerare che la velocità è spesso più bassa ed è condivisa tra tutti gli oggetti collegati. Significa siamo tutti su in fila su una corsia unica: se siamo soli si viaggia bene; se siamo in due si dimezza la velocità e se siamo in dieci la velocità viene decimata. Questo accade anche con i powerline che hanno velocità simile al Wi-Fi, quindi è come avere le stesse corsie, ma non sono influenzati da nessun esterno perchè restano confinati nella vostra rete elettrica.

Con i cavi questo non accade, perché lo switch (la scatola dove si collegano) si incarica di dividere il traffico e ogni cavo è come una corsia personale. Il Wi-Fi per superare la velocità di 100 deve usare almeno due canali. Il secondo canale viene aperto e aggregato solo se non ci sono interferenze.

Morale della della favola: se abitate in un luogo isolato potreste avere un Wi-Fi veloce altrimenti sarà lento (lo dovete condividere con tutti i vostri devices). La soluzione migliore è sempre un compromesso tra tirare i cavi e usare powerline; lasciando il Wi-Fi solo per i devices che si devono spostare per loro natura.

PS: chiaro che i ripetitori Wi-Fi peggiorano la situazione, arriverete più lontano ma sarebbe come aggiungere altre vetture nella vostra già piccola strada.

PPS: utilizzare Wi-Fi di diversi produttori e non ‘sincronizzati’ tra loro porta allo stesso problema di affollamento delle frequenze e pochi benefici.