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Archivio: 28 Ottobre 2024

Professionalità e cortesia: una rarità!

Qualche tempo fa mi trovavo nella zona di Sondrio e, sfortunatamente, ho forato una gomma.

Essendo ormai ora di pranzo, ho tentato di vedere se, nella zona, ci fosse un gommista che potesse ripararmi la gomma per poter tornare a casa. Cercando su Google Maps, ho trovato, a poco meno di tre km da dove mi trovavo, un’officina che faceva proprio al caso mio.

Bene: il sito indicava l’apertura alle 13.30, quindi ho pensato di portarmi in zona ed attendere pazientemente.

Una volta arrivato nel cortile mi aspettava un’attesa di circa mezz’ora ma ho trovato le saracinesche per metà aperte: subito è uscito un addetto chiedendomi quale problema avessi.

Spiegatogli l’accaduto mi ha chiesto di aspettare un momento; lui è rientrato ed ha aperto i portoni mentre un collega mi ha fatto spostare l’auto posizionandola all’ingresso. Mentre l’operatore smontava la mia gomma, mi ha chiesto quando mi fossi accorto della foratura per valutare l’eventuale danno. Successivamente, effettuata la riparazione, mi ha spiegato che avrebbe controllato tutte e quattro le gomme e la loro pressione in modo da assicurarsi che tutto fosse corretto, visto che ero passato sui detriti di un incidente da poco accaduto. A questo punto si è recato all’interno dell’officina per recuperare un coprisedile spiegandomi che avrebbe dovuto salire in auto per effettuare il reset del sistema di controllo della pressione.

Terminati tutti i lavori in un tempo inferiore ai quindici minuti, mi ha accompagnato in ufficio per il pagamento della prestazione. Il responsabile, dopo aver provveduto all’incasso, mi ha accompagnato alla mia auto augurandomi buon viaggio. L’addetto, salutandomi, mi ha chiesto se avessi già pranzato. Al mio diniego, mi ha indicato un posto lì vicino dove avrei potuto mangiare qualcosa, augurandomi anche lui un buon rientro.

Tenendo presente che:

– per loro, sono stato un avventore occasionale che, molto probabilmente, non avrebbero mai più rivisto

– ho richiesto una prestazione di poco valore

– sono arrivato in un orario di chiusura “disturbando” la loro pausa

ho ricevuto un trattamento di una cortesia che stento a trovare in luoghi molto più famigliari e che visito con maggiore frequenza; una professionalità molto rara: non sapendo chi io fossi, mi è stato spiegato nel dettaglio l’intervento e le motivazioni; un approccio ed attenzione verso il cliente degno di un commerciale navigato e, non da ultimo, una gentilezza e un servizio impeccabili.

Il lavoro, se ti piace, se ti soddisfa, se ti gratifica, se viene fatto con passione, porta dei risultati. In questa piccola officina gestita da un team di “under trenta” si può imparare molto di più che in un corso di tecniche di vendita, gestione del cliente e gestione delle persone.

Davvero bravi.

Come si costruisce un’azienda desiderabile

Durante una survey sul clima aziendale, le 6 qualità più apprezzate dai dipendenti di un’azienda sono state:

Posso assentarmi dal lavoro quando peso di averne bisogno

Apprezzo il modo in cui contribuiamo alla comunità

In questa azienda vengono assunte persone in sintonia con i nostri valori e la nostra cultura organizzativa

Quando una persona è assunta, viene fatta sentire la benvenuta

Nella mia azienda riusciamo a fare gruppo anche lavorando in smart working

Sono orgogliosa/o di dire che lavoro per questa azienda

Occorre promuovere un modello culturale di organizzazione aziendale positiva, basato sulla felicità dei propri dipendenti. La felicità deve essere trattata come una competenza che, come tale, può essere acquisita e allenata. Un ambiente di lavoro positivo infatti stimola innovazione, creatività e favorisce la produttività.
Le iniziative aziendali vanno rivolte verso il prendersi cura della persona a 360°.
Deve essere salvaguardato il benessere della mente (richiesta, peraltro, supportata anche dal D.Lgs 81/08) attraverso la possibilità di poter ricevere supporto nella soluzione di problemi personali (contrariamente alla massima “i problemi personali fuori dall’ambiente lavorativo”).
Si deve spingere verso il benessere del corpo, per esempio con iniziative che incentivano il movimento e la consapevolezza di un corretto stile di vita: ciò può creare anche coesione tra i dipendenti, integrando attività di team building.
Un programma di welfare associa l’attenzione agli aspetti retributivi ad un pacchetto di servizi che ciascun dipendente può scegliere in base alle proprie esigenze.
Le iniziative mirate a favorire la conciliazione tra vita professionale e personale come l’orario di ingresso flessibile, la possibilità di lavorare in smart-working, il permesso retribuito nel giorno del compleanno, i permessi di paternità e di malattia dei figli (in aggiunta a quanto previsto dalla legge), e permessi legati ad attività di volontariato, sono tutti incentivi che spingono i dipendenti ad un’affezione verso l’ambiente lavorativo, perché sentito come parte integrante della vita e non con necessità di sopravvivenza.

Benefici della pandemia?

Abbiamo trascorso il 2020 concentrandoci sul supporto ai dipendenti durante la pandemia. Sicuramente i vantaggi legati alla possibilità di lavorare da qualsiasi luogo sono stati utili per superare questo momento difficile.

Da sempre i nostri dipendenti vengono in ufficio per risolvere problemi , tuttavia, molti di noi stanno sempre più apprezzando anche la flessibilità di lavorare da casa un paio di giorni alla settimana, trascorrere del tempo in un’altra città per una parte dell’anno o addirittura trasferirsi lì in modo permanente. Il futuro dei posti di lavoro sta cambiando.

Negli ultimi anni, un colosso come Google, ha reinventato un ambiente di lavoro ibrido: stanno testando nuovi uffici polifunzionali e spazi di lavoro privati e stanno lavorando con i team per sviluppare una tecnologia video avanzata che crei una maggiore equità tra i dipendenti in ufficio e quelli che si uniscono virtualmente. Tutti questi sforzi ci aiuteranno a lavorare con maggiore flessibilità.

I vari “Workplace” di Google dispongono di pareti con lavagna mobile, scrivanie su rulli e arredi riconfigurabili, per persone sedute alle scrivanie e altre in videoconferenza.

Tutto ormai si basa sul principio di ottenere una settimana lavorativa più flessibile: tre giorni in ufficio e due giorni dove le persone pensano di lavorare meglio. Poiché il tempo in ufficio sarà incentrato sulla collaborazione, le aree e le funzioni devono aiutare a decidere quando i team si riuniranno in ufficio. Ciò porta ad avere più scelta su dove lavorare:

Il lavoro a distanza potrebbe genera più flessibilità nella vita delle persone: dovrà cambiare il senso della settimana lavorativa (su 4 o 5 giorni, ma non necessariamente lunedì-venerdì).

Questo approccio necessita una riorganizzazione molto profonda degli obiettivi e del (presunto) controllo del lavoro.

Siamo pronti per un futuro come questo?

Noi ti possiamo aiutare!