• Benvenuti nella nostra società di consulenza
+39 (340) 232 8183
+39 (335) 655 4536
365gg / 24h
su appuntamento

Categoria: Business

Navigando nell’Incertezza dell’Innovazione

In questi giorni mi sto confrontando con i tre soci di un’azienda che sta attraversando un periodo di difficoltà. Il board ha vagliato una serie di ipotesi di differenziazione del business ma non sanno quale investimento potrà essere quello vincente.

Nel mondo affascinante e spesso imprevedibile degli affari, gli imprenditori si trovano a fronteggiare il rischio intrinseco legato all’impossibilità di prevedere con certezza il successo di un’idea imprenditoriale. Mentre l’innovazione è un motore fondamentale per lo sviluppo economico, è anche vero che molte idee, anche brillanti, possono incontrare ostacoli insormontabili. In questo contesto, è cruciale comprendere e gestire il rischio di impresa con saggezza.

L’incapacità di prevedere il successo di un’idea imprenditoriale sottolinea l’importanza di abbracciare l’incertezza come parte integrante del percorso imprenditoriale. Il successo di un’idea dipende da una molteplicità di variabili, molte delle quali sono al di fuori del controllo dell’imprenditore. Il mercato, le tendenze economiche, la concorrenza e i fattori socio-culturali sono solo alcune delle molteplici influenze che possono modellare il destino di un’impresa.

Un elemento chiave nel gestire il rischio è la flessibilità. Gli imprenditori di successo sono capaci di adattarsi alle mutevoli circostanze e di modificare la propria strategia di conseguenza. Questa capacità di adeguamento è fondamentale quando si tratta di rispondere ai feedback del mercato, anticipare i cambiamenti nelle esigenze dei clienti e adattarsi alle nuove sfide emergenti.

Un altro aspetto da considerare è la validazione del concetto. Prima di investire risorse significative, gli imprenditori possono ridurre il rischio effettuando test e ricerche di mercato per verificare la validità della propria idea. Il feedback tempestivo può aiutare a identificare eventuali criticità e a effettuare correzioni prima che siano investite risorse considerevoli.

La diversificazione delle fonti di finanziamento è un ulteriore stratagemma per mitigare il rischio imprenditoriale. Relying su una singola fonte di finanziamento può essere rischioso; diversificare le fonti di investimento può offrire una maggiore stabilità finanziaria e ridurre l’impatto di eventuali insuccessi.

Infine, la resilienza emotiva è essenziale per affrontare il rischio imprenditoriale. Il percorso imprenditoriale è caratterizzato da alti e bassi, e la capacità di gestire lo stress e apprendere dalle sfide è fondamentale per il successo a lungo termine.

In sintesi, mentre il rischio imprenditoriale è inevitabile, gli imprenditori saggi sono coloro che lo comprendono, lo accettano e adottano strategie per mitigarlo. Attraverso la flessibilità, la validazione del concetto, la diversificazione finanziaria e la resilienza emotiva, gli imprenditori possono affrontare l’incertezza con fiducia e prosperare in un ambiente imprenditoriale sempre mutevole.

Voi avete strumenti che vi consentono di calcolare il rischio, simulare scenari, verificare l’impatto a breve, medio e lungo termine di un investimento?

Creare un ambiente di lavoro ideale: le chiavi per trattenere e attrarre talenti

Durante una discussione con un imprenditore, è uscito il tema del turnover aziendale legato “all’umore” dei collaboratori.

In un mondo del lavoro sempre più competitivo, le aziende si trovano ad affrontare la sfida di non solo attrarre talenti giovani e ambiziosi, ma anche di mantenere soddisfatti e motivati i propri dipendenti. Un ambiente di lavoro positivo e stimolante è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Vediamo quali sono le caratteristiche chiave che un’azienda dovrebbe avere per creare un luogo in cui i dipendenti si sentano bene e dove i talenti emergenti desiderino costruire la propria carriera. Sono emersi 6 punti chiave.

Cultura aziendale coinvolgente: una cultura aziendale forte e positiva è il cuore di un ambiente di lavoro soddisfacente. Le aziende che promuovono valori come l’integrità, la collaborazione e l’innovazione creano un senso di appartenenza tra i dipendenti. La trasparenza e la comunicazione aperta sono essenziali per costruire fiducia e coinvolgimento.

Sviluppo professionale: i talenti emergenti sono spinti da una sete di crescita professionale. Le aziende che offrono opportunità di formazione e sviluppo continuo dimostrano un impegno verso la crescita dei propri dipendenti. Programmi di mentorship, corsi di formazione e la possibilità di partecipare a progetti stimolanti sono elementi fondamentali per mantenere alta la motivazione dei collaboratori.

Equilibrio tra lavoro e vita personale: la consapevolezza dell’importanza di un equilibrio tra lavoro e vita personale è sempre più diffusa. Le aziende che implementano politiche flessibili, promuovono il telelavoro e incoraggiano la gestione consapevole del tempo dimostrano attenzione al benessere dei propri dipendenti, creando un ambiente in cui possono prosperare professionalmente e personalmente.

Riconoscimento e ricompense: l’apprezzamento del lavoro svolto è fondamentale per mantenere alta la motivazione. Aziende che implementano sistemi di riconoscimento, premi e incentivi creano un ambiente in cui i dipendenti si sentono valorizzati e incentivati a dare il massimo.

Ambiente fisico e tecnologico moderno: un ambiente di lavoro moderno, dotato delle ultime tecnologie e infrastrutture ergonomiche, mostra un impegno verso l’innovazione e la qualità. Questo non solo rende il lavoro più efficiente ma mostra anche alle nuove generazioni che l’azienda è all’avanguardia e pronta ad abbracciare il futuro.

Diversità e Inclusione: un ambiente di lavoro che abbraccia la diversità e promuove l’inclusione crea un terreno fertile per idee creative e prospettive variegate. Le aziende che investono nell’equità di genere, nell’uguaglianza e nell’ambiente di lavoro inclusivo attraggono talenti che cercano un luogo in cui sentirsi accettati e apprezzati.

In conclusione, le aziende che integrano queste caratteristiche nel loro DNA sono più propense a trattenere i propri dipendenti e ad attirare nuovi talenti. Offrendo un ambiente di lavoro coinvolgente, incentrato sullo sviluppo professionale e il benessere, le aziende possono emergere come leader del settore e creare un circolo virtuoso di successo.

Costruire un’azienda così richiede tempo, energie, investimenti, strumenti, visione, cultura e coraggio.

Come Scegliere un Consulente di Organizzazione Aziendale (prima puntata)

Scegliere un consulente di organizzazione aziendale può essere un passo cruciale per migliorare l’efficienza e la produttività della tua azienda. La scelta del consulente giusto può fare la differenza tra un progetto di successo e uno fallimentare. Dopo la presentazione dei risultati scaturiti dall’analisi dei processi e dall’implementazione delle modifiche, durante il pranzo, un imprenditore mi ha confidato che, ha deciso di affidarsi al nostro team dopo aver sovvertito l’ordine dei criteri che ha sempre utilizzato. Incuriosito, gli ho chiesto come si è mosso.

Ecco che cosa mi ha risposto.

“Solitamente ho 9 punti che analizzo in questo ordine:

  1. Esperienza e Competenza
  2. Referenze e Reputazione
  3. Approccio Metodologico
  4. Risultati Misurabili
  5. Costo e Valore
  6. Tempistiche e Disponibilità
  7. Flessibilità e Adattabilità
  8. Compatibilità Culturale
  9. Capacità di Comunicazione

Questa volta sono partito dal fondo e sono risalito: paradossalmente, il risultato è stato molto migliore sotto tutti i punti di vista. In particolare, questa volta, l’aspetto più preponderante che mi ha convinto è stato il grado elevato di coinvolgimento dei miei collaboratori e la quasi totale mancanza di opposizione da parte loro nei confronti del cambiamento proposto. Il fatto di aver parlato singolarmente con le persone, chiesto quali aspettative e vantaggi si prefigurassero, presentato loro i potenziali benefici, affiancati nell’implementazione di ciò che loro stessi avevano suggerito, ha permesso loro di trasformarsi in attori del cambiamento e non spettatori di qualcosa calato dall’alto.”

Il consulente deve essere in grado di supportare efficacemente l’azienda nel raggiungimento dei suoi obiettivi di crescita e miglioramento.

Il momento giusto per osare

Nel mondo imprevedibile degli affari, il rischio di impresa è un compagno fedele degli imprenditori. Una delle sfide più significative è l’impossibilità di prevedere con certezza il successo di un’idea. Tuttavia, in questo contesto di incertezza, sorgono domande cruciali: quando vale la pena prendersi il rischio, e come gli imprenditori possono equilibrare la prudenza con l’audacia? Queste due domande, mi sono state poste proprio la settimana scorsa. Ho provato a dare una risposta che riassumo qui di seguito.

L’incertezza è un elemento ineliminabile del percorso imprenditoriale. Idee che sembrano geniali sulla carta possono incontrare ostacoli inaspettati, mentre altre, apparentemente più rischiose, possono trasformarsi in successi straordinari. La chiave per capire quando vale la pena prendersi il rischio sta nel trovare un equilibrio tra la prudenza e la volontà di sfidare il status quo.

Una delle situazioni in cui il rischio può essere giustificato è quando un’idea presenta un potenziale dirompente. Se un imprenditore ha una visione che potrebbe rivoluzionare un settore o soddisfare un bisogno latente, potrebbe valere la pena investire nonostante l’incertezza. L’innovazione, spesso, richiede una scommessa audace.

Un altro momento in cui il rischio può essere giustificato è quando l’imprenditore ha una profonda comprensione del mercato e delle esigenze dei clienti. Se l’idea si basa su una solida analisi di mercato e su feedback significativi, l’imprenditore potrebbe avere la fiducia necessaria per affrontare l’incertezza con determinazione.

La ricerca di un vantaggio competitivo può essere un elemento cruciale per determinare se il rischio è giustificato. Se un’idea offre un differenziatore significativo rispetto alla concorrenza, potrebbe essere il momento ideale per correre il rischio. Un mercato saturo può richiedere un’idea audace per emergere e prosperare.

Infine, quando il panorama economico è in rapida evoluzione e le opportunità sono in costante mutamento, prendersi il rischio può essere una mossa strategica. La capacità di adattarsi velocemente e capitalizzare sulle nuove tendenze può offrire un vantaggio competitivo cruciale.

In conclusione, il rischio di impresa è un elemento intrinseco al mondo degli affari. Tuttavia, prendere il rischio non dovrebbe essere un atto impulsivo, ma piuttosto una decisione ponderata basata sulla comprensione del mercato, sulla validità dell’idea e sulla visione a lungo termine. Quando l’innovazione, la conoscenza di mercato e la volontà di sfidare il convenzionale si uniscono, può essere il momento giusto per osare e abbracciare l’incertezza con determinazione.

Il potere del passaparola nel marketing

Il passaparola è una delle strategie di marketing più antiche e potenti, basata sulla raccomandazione personale di un prodotto o servizio da parte di individui soddisfatti. Questo metodo ha dimostrato di avere numerosi vantaggi, ma presenta anche alcune sfide che possono influenzarne l’efficacia.

Quando una persona raccomanda un prodotto o servizio ad amici, familiari o colleghi, c’è una maggiore probabilità che venga percepito come autentico e affidabile rispetto alla pubblicità tradizionale. Il passaparola è basato su esperienze reali, il che lo rende più credibile agli occhi dei potenziali clienti.

Rispetto ad altre forme di marketing come la pubblicità a pagamento, il passaparola ha un costo relativamente basso o addirittura nullo. Le aziende non devono investire ingenti somme di denaro per diffondere il loro messaggio, ma possono sfruttare le relazioni esistenti e la soddisfazione dei clienti per promuovere il loro marchio.

Il passaparola può diffondersi rapidamente e raggiungere un vasto pubblico grazie alla condivisione su social media, forum online, gruppi di discussione e incontri personali. Quando un cliente soddisfatto raccomanda un prodotto, il suo messaggio può arrivare a molte persone in breve tempo.

Le raccomandazioni personali possono contribuire a creare legami più solidi tra un’azienda e i suoi clienti. Quando un cliente è così soddisfatto da consigliare il marchio ad altri, è più probabile che rimanga fedele nel lungo periodo.

Le aziende non hanno il controllo completo sul passaparola e non possono influenzare direttamente ciò che viene detto su di loro. Anche se la maggior parte delle raccomandazioni sarà positiva, esiste il rischio che un’esperienza negativa venga condivisa e danneggi la reputazione del marchio.

È difficile tracciare e monitorare il passaparola in modo accurato. Non c’è un modo preciso per misurare il numero di raccomandazioni effettuate o il loro impatto sulle vendite, il che rende complicato valutare l’efficacia di questa strategia.

Il passaparola richiede tempo e pazienza per ottenere risultati significativi. Non è una strategia immediata e può richiedere mesi o addirittura anni per costruire una solida rete di raccomandazioni.

Una volta avviato, il passaparola può essere difficile da gestire se emergono problemi o critiche nei confronti del prodotto o servizio. Le aziende devono essere pronte a rispondere prontamente e in modo efficace.

In conclusione, il passaparola rimane una strategia di marketing potente ed efficace, ma è importante essere consapevoli dei suoi vantaggi e limiti. Integrarlo con altre forme di marketing può contribuire a massimizzarne l’efficacia e a mitigare i rischi associati.

Business model

Durante una consulenza, alla domanda rivolta al board ed all’imprenditore “quale modello di business state usando?”, ho si è stampato sul loro volto un punto di domanda: ho pensato di provare a chiarire qualche aspetto.
Un modello di business è una struttura strategica che descrive il modo in cui un’azienda crea e fornisce valore economico. È un elemento fondamentale per capire come l’azienda intende guadagnare denaro e sostenersi nel lungo termine. Questo modello delinea la logica, le fonti di entrata, i clienti target, i prodotti o servizi e il posizionamento nel mercato.
E’ composto da:
1. Proposta di Valore: è ciò che rende un’azienda unica per i clienti. Descrive il valore distintivo che i prodotti o servizi offrono e come risolvono i problemi o soddisfano i bisogni.
2. Segmenti di Clientela: identificano i gruppi di clienti da servire. Ogni segmento può avere esigenze diverse e comportarsi diversamente, quindi è essenziale comprendere come meglio servirli.
3. Canali di Distribuzione: sono i mezzi con cui l’azienda raggiunge e interagisce con i clienti. Includono negozi, piattaforme online, distributori, agenti, … I canali di distribuzione sono scelti strategicamente in base alle preferenze dei clienti e alle caratteristiche del mercato.
4. Relazioni con i Clienti: delineano l’interazione che l’azienda stabilisce con i clienti (interazioni personali, supporto clienti automatizzato, esperienze self-service). Gestire le relazioni è fondamentale per la soddisfazione del cliente e la fidelizzazione.
5. Fonti di Ricavo: sono i modi per generare entrate, quindi, la vendita di prodotti o servizi, canoni di abbonamento, pubblicità, commissioni, ecc. È importante diversificare per ridurre il rischio e massimizzare il potenziale di guadagno.
6. Struttura dei Costi: sono i costi associati all’operazione dell’azienda. La gestione efficiente dei costi garantisce la redditività dell’azienda.
7. Risorse Chiave: servono per far funzionare il modello di business (risorse finanziarie, umane, tecnologiche, …). Identificare e acquisire risorse chiave è fondamentale per l’efficacia e la sostenibilità del modello di business.
8. Attività Chiave: si tratta delle azioni che l’azienda intraprende per offrire la propria proposta di valore, gestire i rapporti con i clienti e generare profitto. Queste attività possono includere ricerca, produzione, marketing, vendite.
9. Partnerships e Alleanze: sono le collaborazioni strategiche con altre aziende che contribuiscono al valore complessivo dell’impresa. Le partnership possono aiutare a espandere il mercato, ridurre i costi, migliorare la tecnologia e altro ancora.
Un modello di business ben progettato fotografa come un’azienda intende avere successo. È importante che sia flessibile e adattabile alle mutevoli condizioni di mercato e alle esigenze dei clienti. Deve essere regolarmente valutato e aggiornato per assicurare che competitività e sostenibilità nel lungo termine.

Trasportare costa!

Nel mondo frenetico degli affari, ogni risorsa conta. Tra le molte sfide che le aziende devono affrontare, la gestione dei trasporti spesso passa inosservata. Tuttavia, ottimizzare questo aspetto può portare a notevoli risparmi e benefici a lungo termine per le imprese.

Una gestione efficiente dei trasporti si traduce in una riduzione dei costi operativi. L’ottimizzazione delle rotte, ad esempio, consente di ridurre i chilometri percorsi e di conseguenza il consumo di carburante. Inoltre, una migliore pianificazione delle spedizioni riduce i tempi di inattività dei veicoli, ottimizzando l’utilizzo della flotta e riducendo i costi di manutenzione.

La tempestività nelle consegne è cruciale per mantenere la soddisfazione del cliente. Una gestione efficiente dei trasporti consente di pianificare le spedizioni in modo da rispettare i tempi di consegna stabiliti. Ciò si traduce in una maggiore fiducia da parte dei clienti e in una migliore reputazione dell’azienda sul mercato.

Un’altra ragione per cui ottimizzare la gestione dei trasporti è essenziale per le aziende è la riduzione dei rischi. Una pianificazione accurata delle rotte può contribuire a evitare incidenti stradali, ritardi dovuti a condizioni atmosferiche avverse o altre situazioni impreviste che potrebbero compromettere la consegna dei prodotti.

L’ottimizzazione dei trasporti non porta solo benefici economici, ma anche ambientali. Riducendo i chilometri percorsi e il consumo di carburante, le aziende contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e l’impatto ambientale delle proprie attività. Ciò non solo è positivo per l’ambiente, ma può anche migliorare l’immagine pubblica dell’azienda, mostrando un impegno concreto verso la sostenibilità.

Per ottenere i massimi benefici dalla gestione dei trasporti, le aziende possono fare affidamento su tecnologie innovative. Sistemi di tracciamento GPS, software di gestione delle flotte e algoritmi di ottimizzazione delle rotte sono solo alcune delle soluzioni disponibili. Queste tecnologie consentono alle aziende di monitorare e gestire in tempo reale le operazioni di trasporto, migliorando l’efficienza e riducendo i costi.

Investire nella gestione ottimizzata dei trasporti è un passo fondamentale per le aziende che desiderano migliorare la propria competitività sul mercato. Riducendo i costi operativi, migliorando i tempi di consegna, minimizzando i rischi e promuovendo la sostenibilità ambientale, le imprese possono ottenere vantaggi significativi e duraturi. L’adozione di tecnologie innovative è la chiave per massimizzare tali benefici e posizionarsi in modo vantaggioso in un ambiente commerciale sempre più competitivo.

Grazie ad uno dei miei partner ho scoperto come poter rendere efficienti i trasporti e la loro gestione: un investimento vincente per le aziende!

Ecco come puotete fare:

https://www.dream-missus.eu/borse-carichi-e-dream-missus

Il business al femminile

Negli ultimi decenni, il ruolo delle donne nel mondo degli affari è cresciuto in modo significativo, aprendo la strada a una discussione importante sul business al femminile e sulla valorizzazione della leadership femminile nelle aziende. Tuttavia, nonostante i progressi, ci sono ancora sfide da affrontare per garantire un’effettiva equità di genere nei vertici aziendali.

La valorizzazione della leadership femminile è non solo possibile ma anche estremamente vantaggiosa. Le donne portano prospettive differenti, capacità di problem solving e abilità relazionali che arricchiscono l’ambiente lavorativo e possono portare a decisioni più innovative e sostenibili. Tuttavia, le donne imprenditrici e manager affrontano ancora troppe difficoltà nel raggiungere posizioni apicali.

Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla cultura aziendale che talvolta favorisce ancora stereotipi di genere e pregiudizi inconsci. Le donne spesso devono lottare contro il cosiddetto “soffitto di cristallo”, che impedisce loro di raggiungere le posizioni più elevate nonostante le loro competenze e capacità.

L’assunzione delle donne in azienda può essere difficile a causa di ostacoli di genere nei processi di selezione. Le donne possono essere soggette a domande discriminanti durante i colloqui di lavoro o essere valutate in modo diverso rispetto ai loro colleghi maschi: le preoccupazioni legate alla maternità e alla conciliazione tra lavoro e vita familiare possono ancora essere viste come un deterrente per l’assunzione delle donne.

Per promuovere l’equità di genere e valorizzare la leadership femminile, le aziende possono adottare una serie di azioni di sensibilizzazione e formazione. Queste includono programmi di sensibilizzazione sui “Gender bias”, corsi di leadership inclusiva dedicati alle donne. Inoltre, è essenziale implementare politiche aziendali volte a garantire la parità di retribuzione e opportunità di crescita professionale per tutti i dipendenti.

È importante sottolineare che l’equità e l’inclusione non sono solo responsabilità delle donne, ma coinvolgono anche gli uomini, che possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e sostenere attivamente le colleghe femminili. Il riconoscimento e la valorizzazione del contributo delle donne migliora l’uso di pratiche lavorative per favorire una maggiore conciliazione tra lavoro e vita personale per tutti i dipendenti: dopo il periodo pandemico, questo fattore è passato al primo posto nelle richieste del personale.

Prendersi cura delle risorse femminili non è solo un’azione etica, ma anche una strategia aziendale intelligente. Investire nel benessere e nello sviluppo professionale porta a una maggiore soddisfazione dei dipendenti, riduce il turnover e migliora le prestazioni complessive dell’azienda.

In conclusione, il business al femminile offre numerose opportunità per migliorare la performance e la cultura aziendale. Valorizzare la leadership femminile, superare gli ostacoli di genere e promuovere equità e inclusione sono obiettivi, oltre che moralmente giusti, anche vantaggiosi per il successo a lungo termine di qualsiasi organizzazione.

L’ascolto ha i suoi nemici

In un articolo pubblicato sulla HARVARD BUSINESS REVIEW viene trattato il tema dell’ascolto.

“I nostri risultati supportano le prove esistenti che i manager che ascoltano bene sono percepiti come leader delle persone, generano più fiducia, instillano una maggiore soddisfazione sul lavoro e aumentano la creatività del loro team.  Tuttavia, se l’ascolto è così vantaggioso per i dipendenti e per le organizzazioni, perché non è più diffuso sul posto di lavoro?  Perché la maggior parte dei dipendenti non viene ascoltata nel modo desiderato?  La ricerca mostra che alcune barriere spesso si frappongono:

Perdita di potenza.  La ricerca del nostro team ha dimostrato che alcuni manager potrebbero ritenere che se ascoltano i loro dipendenti verranno considerati deboli.  Ma allo stesso tempo, è stato dimostrato che essere un buon ascoltatore significa guadagnare prestigio.  Quindi sembra che i manager debbano fare un compromesso tra il conseguimento dello status basato sull’intimidazione e il conseguimento dello status basato sull’ammirazione.

 L’ascolto richiede tempo e fatica.  In molti casi, i manager ascoltano i dipendenti sotto pressione o mentre sono distratti da altri pensieri o lavoro.  Quindi ascoltare è una decisione di investimento: i manager devono dedicare il tempo all’ascolto per vedere i benefici futuri.

Paura del cambiamento.  Un ascolto di alta qualità può essere rischioso perché implica entrare nella prospettiva di un oratore senza cercare di esprimere giudizi.  Questo processo potrebbe potenzialmente cambiare gli atteggiamenti e le percezioni dell’ascoltatore.  Abbiamo osservato più volte che quando abbiamo addestrato i manager ad ascoltare veramente, hanno acquisito informazioni cruciali sui loro dipendenti: sono rimasti sbalorditi nell’apprendere quanto poco sapessero della vita delle persone con cui avevano lavorato per molti anni.

 Ad esempio, diversi manager hanno riferito che quando hanno provato ad ascoltare i dipendenti con cui avevano confrontato la scarsa frequenza, hanno appreso che questi dipendenti stavano lottando per sostenere un membro della famiglia (una moglie che muore di cancro, un fratello con disabilità mentale).  Questa consapevolezza ha minacciato gli atteggiamenti e le opinioni dei manager su se stessi – un’esperienza chiamata dissonanza cognitiva che può essere difficile.”

In azienda occorre imparare ad affrontare questi “nemici”.

Sapete come fare?

Backup 3.2.1.1.0

Quando è stata l’ultima volta che ti sei fermato a controllare gli allarmi antifumo dove sono custoditi i tuoi beni più preziosi? La migliore pratica nella protezione antincendio è controllare questi allarmi mensilmente e sostituire le batterie due volte all’anno. È un piccolo compito che può fare una grande differenza in caso di emergenza. Il 31 marzo cade la Giornata mondiale del backup, giusto in tempo per le pulizie di primavera. È quel periodo dell’anno che ricorda a tutti di verificare la propria strategia e tattica di backup per assicurarsi che siano adeguatamente protetti.

Leggi tutto